Sportello Abeo Psicoterapia
Supporto psicologico
La diagnosi di patologia oncologica rappresenta per un bambino/ragazzo un momento molto critico con un’incidenza su diversi livelli: oltre a dover affrontare la malattia e il lungo percorso di cure, viene infatti obbligato a confrontarsi con una quotidianità improvvisamente sconvolta. C’è quindi la necessità di un approccio multidisciplinare in cui oltre alle cure mediche anche il sostegno psicologico trovi lo spazio sufficiente per poter garantire un supporto, sia durante il trattamento sia alla fine del percorso terapeutico così da permettere un rientro alla vita “normale”, una volta conseguita la guarigione.
Sosteniamo i piccoli e i grandi.
Assolutamente insostituibile rimane comunque il ruolo dei genitori, i quali devono essere in grado di riprendersi velocemente dallo shock causato dalla comunicazione della diagnosi per sostenere il bambino/ragazzo durante tutto il percorso terapeutico. Per questo viene rivolta una particolare attenzione proprio ai genitori, sia durante le cure sia dopo la loro fine: per il tempo a loro necessario possono infatti usufruire delle proposte terapeutiche sia che si tratti di guarigione del paziente sia che le cure siano finite con insuccesso.
Ogni giorno in reparto, al fianco dei nostri bambini.
La presenza giornaliera nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del nostro psicoterapeuta, figura finanziata interamente da ABEO, dimostra l’attenzione rivolta ai pazienti e alle loro famiglie fin dal loro primo accesso in ospedale. Infatti, il nostro psicologo oltre ad occuparsi dell’accoglienza della nuova famiglia e dell’accompagnamento per tutta la durata del percorso di cure, affianca quotidianamente i medici nei colloqui di comunicazione della diagnosi e i colloqui sull’ andamento delle cure, sia con i genitori che con i pazienti.
Inoltre, diversi sono gli spazi anche fuori dal reparto, direttamente a CASA ABEO, Villa Fantelli, o presso opportune sedi, dedicati alla presa in carico psicologica:
- colloqui individuali per i pazienti;
- colloqui individuali per i genitori;
- colloqui individuali per i fratelli di pazienti in cura;
- gruppi di sostegno per genitori con i figli in cura o che hanno da poco terminato le terapie;
- gruppi di elaborazione del lutto;
- formazione e supervisione dei volontari;
- formazione, supervisione e aggiornamento per gli insegnanti della scuola in ospedale;
- avvio e monitoraggio dell’attività di istruzione domiciliare e supporto ai docenti delle classi a cui sono iscritti i pazienti;
- interventi presso gli istituti scolastici dei pazienti con nuove diagnosi;
- progettazione, sviluppo e supervisione di attività ludico-ricreative;
- proposta e affiancamento dei professionisti in laboratori quali fotografia, karatè e giornalismo;
- partecipazione a eventi ed attività extra ospedaliere rivolte ai pazienti e alle loro famiglie;
- collaborazione e supporto alle associazioni che propongono camp estivi (Dynamo Camp, La Collina degli Elfi);
- reperibilità extra orario lavorativo per urgenze (es. complicanze nel decorso della malattia) o interventi non programmati (es. necessità di un colloquio telefonico).